USA – Go West, and spread your wings… Episodio 1 – New Orleans

14 amici, 14 mondi in viaggio da est a ovest, in un’avventura intrisa di colori, sapori, profumi, musica e tanta natura.

New Orleans ci accoglie all’Aeroporto “Louis Armstrong” e già le prime note del mio amato jazz entrano dolcemente nel mio animo e mi accompagneranno fino alla partenza.

L’affascinante città sorge sul delta del Mississippi, vicino al Golfo del Messico, la cui corrente tende a mitigare gli inverni europei ma copre di una cappa umida l’estate della Louisiana.

L’aria condizionata qui viene “sparata” con veemenza anche nella bella Cattedrale di Saint Louis, tanto che appena entrati quasi si trasforma in brina il sudore accumulato camminando precedentemente.

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La Cattedrale, elegante edificio completato nel 1794 sorge su Jackson Square, un vero e proprio parco al centro del quale campeggia una statua equestre del generale Andrew Jackson. La piazza è uno degli elementi principali del “Quartiere Francese”.

Il “Quartiere Francese”, detto anche “Vieux Carré” è l’antico cuore pulsante della città. Fondata dal francese Jean-Baptiste Le Moyne de Bienville, governatore della Louisiana, allora colonia transalpina, New Orleans ebbe come primo nucleo abitato proprio il caratteristico quartiere, con le sue case in stile coloniale (realizzate però dagli spagnoli) e la musica ad ogni angolo di strada.

Ci tuffiamo in questo caldo bagno di note prodotte da musicisti, che spesso suonano per il solo gusto di suonare, in riva all’immenso fiume che ospita anche gigantesche navi da crociera.

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Passeggiare lungo Bourbon Street è un’esperienza da non perdere, con i suoi bar, pub e locali di aggregazione, ognuno con la sua storia come il Lafitte’s Blacksmith Shop, considerato il più antico bar (da sempre in esercizio) degli Stati Uniti d’America.

I bassi palazzi con balconi e gallerie in ferro battuto ci fanno sentire piacevolmente fuori dal tempo e sembra di vivere in una sorta di magia.

Immaginiamo come possano essere queste vie nel periodo del “Mardi Gras”, il famosissimo Carnevale di New Orleans.

Sentiamo in lontananza un’allegra musica provenire dal Mississippi, ne veniamo attratti e scopriamo che arriva da un battello a vapore in partenza per una crociera fluviale di una giornata. Il battello a pale è lo “Steamboat Natchez” e la musica Dixieland viene prodotta da una copia dello strumento musicale Calliope, un organo a vapore che allieta l’imbarco per un’altra affascinante esperienza.

Si salpa per la crociera sul grande fiume, allietati dalla musica jazz live suonata da un’orchestra mentre le rosse pale del battello spingono pigramente l’imbarcazione verso l’Atlantico.

Torniamo con un discreto appetito e decidiamo di assaporare alcune tipiche specialità della cucina locale.

Consigliamo le ostriche crude, fritte o al forno, davvero gustose e, da non perdere, la “Gumbo Soup”, specialità della cucina creola, una zuppa a base di riso e frutti di mare che in alcuni ristoranti viene servita in un recipiente fatto di pane (bread bowl). Gumbo nella lingua Bantu significa ocra, che è infatti uno degli ingredienti della prelibatezza che ci apprestiamo a gustare.

A New Orleans, per chi ne ha voglia, è possibile assaggiare anche la carne di alligatore.

La città offre spunti di svago e divertimento per tutti i gusti e di notte è bello vagare per locali accompagnati dall’immancabile sottofondo musicale.

New Orleans è anche conosciuta per il “voodoo”, difatti l’esoterismo è uno degli elementi che la rendono misteriosa. Questa pratica arrivò in Louisiana attraverso gli schiavi che i francesi portarono sulle isole caraibiche dall’Africa e che, agli inizi del 1800 dopo l’indipendenza di Haiti, vennero qui trasferiti e mescolarono la loro cultura con quella cattolica dando origine al “voodoo” così come lo si conosce a New Orleans. Qui viene venerata Marie Laveau, la “Regina del Voodoo”, che in quell’epoca è stata la massima esponente di questa commistione di magie.

Purtroppo è arrivato il momento di partire, le auto sono cariche e l’avventura è solo all’inizio ma New Orleans sembra richiamarci per un ultimo saluto e noi rispondiamo al richiamo con una veloce puntata al Café du Monde, il famoso bar sul Riverwalk dove si possono assaporare i delicati bigné di New Orleans, i “beignets”, che sono fatti con pasta lievitata cosparsa di zucchero a velo e che vanno accompagnati col “café au lait”, caffè e cicoria tostati con aggiunta di latte.

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Si parte verso il Texas, nuove emozioni ci aspettano, ma questo lo vedremo nel prossimo episodio…

Max Luciani

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