Borgo Parrini, l’incantevole “piccola Barcellona” sicula
Borgo Parrini è un piccolo e incantevole borgo situato in una frazione di Partinico in provincia di Palermo ed è raggiungibile in auto tramite l’autostrada A29/E90, uscita Montelepre o la SS624 uscita Partinico-Giacalone-Monreale. Una volta giunti a destinazione è possibile posteggiare l’auto nel parcheggio a pagamento che si trova proprio di fianco all’ingresso del borgo.

La storia di Borgo Parrini
Il nome del borgo deve la sua etimologia al fatto che nel XVII sec. d.C. venne fondato come piccolo villaggio rurale dai Padri Gesuiti di Palermo, che qui acquistarono alcuni terreni agricoli e vi si stabilirono, facendo costruire una chiesetta dedicata alla S.S. Maria del Rosario, attorno alla quale si sviluppò un vero e proprio piccolo borgo, il “Borgo dei Preti” (“parrini” in dialetto siculo). Successivamente i Borboni soppressero ed espulsero l’ordine dei Gesuiti ed il villaggio passò nella mani del principe francese Henri d’Orléans il quale vi creò un’azienda agricola per la produzione del Moscatello dello Zucco, un vino famoso all’epoca, dando lavoro a circa 300 persone. Fino al secondo dopoguerra il borgo fu abitato, ma poi man mano si spopolò, gli abitanti del piccolo centro partirono in cerca di lavoro nelle città e le abitazioni andarono gradualmente in declino.
Giuseppe Gaglio
Sul finire degli anni novanta su iniziativa dell’artista imprenditore Giuseppe Gaglio, iniziò un’opera di recupero del borgo che venne accolta con entusiasmo anche da alcuni abitanti del posto e cominciò un vero e proprio miracolo di restauro e abbellimento del luogo su ispirazione delle opere del famoso artista catalano Antoni Gaudí.

La piccola Barcellona
Camminando per le vie del villaggio si ha l’impressione di trovarsi in una piccolissima Barcellona, i meravigliosi colori e i murales che ornano gli edifici si ispirano allo stile catalano di Gaudì, passo dopo passo ci si immerge in un mondo fantastico, dove ogni singolo dettaglio rapisce gli occhi e l’anima in un vortice di emozioni.
La parrocchia di Maria Santissima del Rosario
Entrando nel borgo si scorge subito la Chiesa della S.S. Maria del Rosario, fatta erigere dai padri Gesuiti ed oggi rimessa a nuovo nella sua solare semplicità.

Cosa vedere a Borgo Parrini
Impossibile non visitare le Case artistiche di Borgo Parrini, un’esplosione di colori, ceramiche e arredi davvero affascinante. Gli edifici ristrutturati e visitabili sono 4, il costo per la visita ad ognuna delle case è di 1 euro, i ticket d’ingresso possono essere acquistati nel negozio di souvenir situato al piano terra dell’edificio giallo. Vi consigliamo di non perdere anche la visita al Museo Onirico, che si trova ai piani superiori della Casa Gaglio, sopra al Caffè Letterario, visitabile aggiungendo un costo di 2 euro per un totale di 6 euro. Una volta entrati in possesso dei biglietti verrete affidati a delle bravissime e simpatiche guide locali che vi racconteranno la storia collegata a questi edifici e vi faranno fare un tuffo indietro nel passato. Noi abbiamo avuto la fortuna di conoscere Gianluca Filippi, che con simpatia e preparazione ci ha guidati in un mondo fantastico attraverso un affascinante racconto intriso di colori e sorprese.


Caffè Letterario
La Sala del Caffè Letterario al piano terra della Casa Gaglio è il luogo dove oggi vengono organizzati eventi, concerti e convegni; arredato con mobili di epoche e stili differenti è avvolto da decorazioni e ceramiche bianche e blu che ricordano gli azulejos spagnoli.


Museo onirico “Siculoeuropeo”
Al secondo piano di Casa Gaglio troviamo il museo onirico, dove la prima stanza è il teatro onirico dei Pupi siciliani, con la mostra del “Puparo” Vincenzo Garifo di Partinico, seguito dalle stanze oniriche, che hanno per tema le prime tre fasi del sonno, ognuna delle quali si ispira ad un artista impressionista. Le opere nelle stanze oniriche sono state realizzate da Loris Panzavecchia e Maria Fratusco in onore di Chagall, Monet e Van Gogh.
Teatro dei pupi siciliani
Il museo dei Pupi siciliani è un teatro onirico in cui si viene avvolti da scenografie e pitture realizzate da Flippo Grillo, in una coinvolgente atmosfera di sogno dove la voce guida del “Puparo” Vincenzo Garifo di Partinico presenta la storia del Teatro dei Pupi siciliani, seguita da una rappresentazione del teatro delle marionette in cui viene data voce ad ogni singolo personaggio, con lo scopo di far immergere lo spettatore nell’opera stessa.


Le stanze oniriche
La prima stanza onirica rappresenta la prima fase del sonno, quello più leggero ed è decorata secondo lo stile di Chagall.




La seconda stanza rappresenta la seconda fase del sonno, ovvero il sonno profondo, ed è decorata secondo lo stile di Monet.



Infine la terza stanza rappresenta la fase REM del sonno ed è ispirata allo stile di Van Gogh.




All’ultimo piano dell’edificio si apre un terrazzo da dove è possibile ammirare i camini delle case artistiche che sono riproduzioni in terracotta delle cupole dei più importanti edifici di culto siculi tra cui la cupola del Duomo di Ragusa Ibla e la torre della Cattedrale di Palermo.


Case artistiche
Le 3 case artistiche di fronte a Casa Gaglio sono decorate diversamente l’una dall’altra ma sono tutte molto affascinanti. Gli edifici restaurati sono davvero bellissimi e regalano atmosfere incantate di altri tempi.

La Casa Bianca
La casa Bianca che si affaccia su Casa Gaglio ha una cucina arredata in stile siciliano com’erano le case di campagna di una volta, con un forno in pietra per la cottura del pane e delle pietanze, maioliche con motivi della tradizione sicula, pentole in metallo e un letto d’epoca, mentre il piano superiore, raggiungibile tramite una scala di legno ha due stanze, una cameretta con un vecchio letto a castello ed una camera matrimoniale arredata con mobili d’epoca con una finestra da cui ammirare la piazza del borgo in tutta la sua bellezza.






La casa azzurra
La casa azzurra, una meraviglia anche all’esterno, internamente è stata ideata in stile coloniale spagnolo con decorazioni e ceramiche bianche e azzurre che ricordano gli azulejos. Al piano terra è presente la cucina con stupende maioliche e al piano superiore raggiungibile tramite una scala a chiocciola di ferro battuto azzurro, si trova la camera da letto con una finestra sulla piazza.





La casa gialla
Ultima e a nostro avviso più emozionante è la casa gialla sopra il negozio di souvenir, raggiungibile tramite una splendida scalinata.


Al primo piano sono presenti due stanze ognuna arredata in modo diverso, ma entrambe con mobili d’epoca e con scorci sul borgo, l’ultima delle quali è la più affascinante in quanto ha una parete completamente affrescata in stile impressionista catalano, quasi a voler abbracciare nel mondo dei sogni gli ospiti che vi entrano.




Al secondo ed ultimo piano si arriva in una grande stanza “onirica” senza arredi, interamente affrescata in azzurro seguendo lo stile di Gaudì che si apre su un terrazzo dal quale ammirare la cittadina e dove un bel murales ritrae il grande Franco Battiato riportando alcuni versi della stupenda canzone “La Cura”, come a indicare che i sogni, rappresentati nella stanza “onirica” decorata secondo lo stile dell’artista Antoni Gaudì, siano la vera terapia per i mali dell’anima.





A spasso per le vie della piccola Barcellona
La visita a Borgo Parrini è veramente entusiasmante, passeggiare nelle viuzze del borgo ammirando le maioliche, i murales e i colori vivaci che adornano tutti gli edifici del piccolo villaggio è una sensazione unica, rilassante e coinvolgente al tempo stesso.







Borgo Parrini è un luogo incantevole assolutamente da non perdere se vi trovate nei dintorni di Palermo!
Paola Gentili
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