Santorini in 4 giorni, l’isola scolpita dagli dei
Santorini, la più pittoresca isola delle Cicladi
Il nostro viaggio comincia a fine ottobre con un volo con partenza alle 7.00 diretto da Milano Malpensa a Santorini della compagnia Easyjet, della durata di poco più di due ore.
Monolithos
Arrivati all’aeroporto di Santorini, ritiriamo l’auto a noleggio prenotata tramite il sito di Thrifty e non possiamo esimerci dal fermarci nella vicina località di mare di Monolithos, situata nella parte centrale dell’Isola a est della caldera del vulcano. Emozionante è camminare lungo la spiaggia “nera”, dove il mare trasparente riflette il colore scuro della sabbia vulcanica. Poco più distante dalla spiaggia troviamo il porticciolo dove sono ormeggiate le barche dei pescatori in un silenzio surreale.





Captain Loizos
Arrivata l’ora del pranzo ci fermiamo a mangiare proprio in riva al mare, in un ristorante a conduzione familiare, dove ci accomodiamo sui tavoli disposti sulla spiaggia, presso Captain Loizos https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g644213-d2465394-Reviews-Captain_Loizos_Fish_Restaurant-Monolithos_Santorini_Cyclades_South_Aegean.html
Per iniziare ordiniamo degli antipasti tipici di Santorini, come la famosa e buonissima fava e le polpette di pomodoro, accompagnati da squisiti calamari fritti.



Per secondo ordiniamo del pesce appena pescato che il proprietario del locale ci fa gentilmente scegliere: una palamita e un pagro cotti rigorosamente alla brace, come vuole la tradizione greca.

A farci compagnia un simpatico gatto che con i suoi occhioni dolci ci aiuta a “smaltire” gli avanzi del pesce.

Pyrgos
Dopo il lauto pranzo ci dirigiamo verso sud est per visitare il villaggio di Pyrgos, che dall’alto di una collina domina l’intera isola. Percorrendo le stradine, costellate di carinissime botteghe artigiane e che formano una specie di labirinto, raggiungiamo il punto più alto dove si trova il castello veneziano e da qui possiamo ammirare uno splendido panorama.








Skarmoutsos Holiday Home
Affascinati da questo assaggio di Santorini ci rechiamo al nostro spettacolare alloggio a Vourvoulos, Skarmoutsos Holiday Home https://skarmoutsos-holiday-home.business.site/, https://www.airbnb.it/rooms/670951467376657651?_set_bev_on_new_domain=1669569047_OTc4ZTQ5Y2Q3YjVi&source_impression_id=p3_1669569047_4E5FMg0282ss9zf0
L’appartamento situato al secondo ed ultimo piano di una villetta signorile di recente costruzione è dotato di ogni comfort, ha il parcheggio privato interno gratuito, due camere da letto, un bagno con doccia, un’ampia cucina super attrezzata con soggiorno ed un fantastico terrazzo con vista mare, dotato di vasca idromassaggio doppia, con acqua riscaldata fino a 35 gradi.








I proprietari, Katerina, Christos e Maria, che abitano al piano sottostante, sono una famiglia adorabilmente ospitale e amichevole, che non esita a coccolare e omaggiare gli ospiti con gradite e gustose sorprese, che riscaldano il cuore e ci fanno sentire come fossimo a casa nostra.


A completare il soggiorno da sogno, al risveglio la mattina dal balconcino della camera da letto e dal terrazzo si può ammirare una spettacolare alba sul mare.



Imerovigli
Una volta sistemati nel nostro favoloso appartamento e dopo aver fatto spesa in un supermercato locale, ci dirigiamo a Imerovigli, una cittadina sulla caldera del vulcano da dove si può ammirare uno spettacolare tramonto, con il fantastico scenario del promontorio di Skaros Rock. Sta arrivando sera ed il Meltemi inizia a farsi sentire forte, la temperatura scende ma la meraviglia a cui assistiamo non ci fa sentire il freddo e restiamo a bocca aperta ad ammirare uno dei tramonti più suggestivi al mondo, il tramonto sulla caldera di Santorini con il sole che si tuffa nelle sue acque.




Oia
Il giorno seguente ci rechiamo nella bellissima e pittoresca cittadina di Oia, famosa per il suo meraviglioso tramonto che colora di rosa le bianche case e chiese “aggrappate” all’orlo della caldera. Le vie del centro storico sono adornate da negozietti di artigiani locali e souvenirs, in un’atmosfera tipicamente greca.






Oia è estremamente turistica ma veramente suggestiva, agli incantevoli panorami da cartolina, si affianca l’inquietante vista del baratro, che con la sua affascinante drammaticità rapisce inesorabilmente lo sguardo.







Mike Grill House
Una vacanza greca non si può definire tale se non si mangia l’appetitoso gyros rigorosamente accompagnato dall’immancabile pita, così ci rechiamo a Mesaria da Mike Grill House https://www.facebook.com/mike4santorini/ dove assecondiamo il nostro desiderio culinario.
Fira
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la città di Fira, il capoluogo dell’isola, arroccata sulla scogliera della caldera offre scorci mozzafiato. Affacciata giusto di fronte a Nea Kameni, una piccola isola formatasi a seguito delle eruzioni e che ospita il cratere di un vulcano ancora attivo, è un tripudio di bianco e azzurro che rapisce lo sguardo.




Kamari
Prima di tornare nel nostro alloggio facciamo una puntatina a Kamari, nota località balneare con spiaggia scura e una via pedonale che arriva fino al mare piena di negozietti e locali .

Sito archeologico di Akrotiri
Il giorno seguente facciamo un passo indietro nel tempo andando a visitare il sito archeologico di Akrotiri http://odysseus.culture.gr/h/3/eh351.jsp?obj_id=2410 dagli abitanti del posto considerata “la Pompei di Santorini”, si tratta di un luogo estremamente affascinante che fotografa il momento in cui la vita della città si è fermata a causa della devastante eruzione che fece sprofondare metà dell’isola intorno al 1600 a.C. L’insediamento ha origini addirittura nel quarto millennio a.C. e si è sviluppato nei secoli attraverso trasformazioni dovute a geniali intuizioni architettoniche ed opere di ingegneria idraulica impensabili per l’epoca. Grazie alla cenere vulcanica che ha ricoperto le abitazioni si possono ora ammirare i resti di quella che fu una delle più fiorenti città dell’Egeo, in stretto contatto con l’isola di Creta. Sembra però che rispetto a Pompei gli abitanti riuscirono a fuggire in tempo allertati dai continui terremoti che fecero da preludio alla terribile eruzione. In alcune case si sono trovati persino sacchi di sabbia che sarebbero serviti per ricostruire alcune abitazioni danneggiate dai terremoti. Il sito archeologico è protetto da una struttura che lo ripara dall’azione del vento e dell’acqua.






Red Beach
Dopo un tuffo nel passato ci rechiamo a visitare la vicina Spiaggia Rossa, dal notevole impatto scenico e raggiungibile tramite un facile sentiero dal parcheggio sito di fronte ad una bellissima chiesa ai piedi della parete di roccia vulcanica.

La vista della spiaggia dallo sperone di roccia è qualcosa di unico dove il rosso della sabbia incontra l’azzurro del limpidissimo mare Egeo.

Akrotiri
Dopo aver ammirato Red Beach ci incamminiamo verso la cittadina di Aktrotiri, delizioso villaggio in stile cicladico dove inerpicandoci per le viuzze del paese raggiungiamo le rovine del castello veneziano da cui si gode di uno splendido panorama.










Kali Kardia
La salita al castello ci ha provocato un certo languorino e decidiamo di andare a pranzo presso Kali Kardia, una deliziosa taverna a conduzione familiare con cucina casalinga tradizionale a Km zero. Il ristorante gode di una bellissima vista a 360 gradi ed è immerso in un vigneto dal quale gli accoglienti proprietari producono i rinomati vini tipici dell’isola, che ci vengono gentilmente offerti in degustazione con formaggi, marmellate, olive, capperi e pomodori secchi, sempre prodotti da loro. Ordiniamo delle verdure fritte, l’immancabile fava, una moussaka e dei souvlaki di pollo con patatine artigianali, tutto strepitosamente buono.
https://thegoodheartsantorini.com/






White Beach
Dal ristorante tornando verso casa ci fermiamo ad ammirare la Spiaggia Bianca, che con le sue candide scogliere offre uno scenario diverso sul mare di Santorini.

Emporio
Successivamente ci rechiamo a Emporio, un villaggio situato ai piedi del Monte del Profeta Elia, dominato da un castello veneziano, con suggestivi vicoli medievali in cui spuntano chiese bianche e azzurre.






Faro di Akrotiri
Dopo una sosta ristoratrice a casa, ci prepariamo per gustare l’ultimo tramonto della vacanza al Faro di Akrotiri, costruito nel 1892 sopra una sorta di tribuna rocciosa a strapiombo sul mare, dove noi in compagnia di un centinaio di persone in religioso silenzio ammiriamo il sole che fiero si tuffa nell’Egeo decretando la fine della giornata e riempiendo di rosso un palcoscenico naturale che solo Santorini può generosamente offrire.


Con il cuore colmo di emozioni e immagini che rimarranno indelebili nella nostra memoria è arrivato il momento di accomiatarci da Santorini con la promessa di tornare prima o poi a farci avvolgere dalla disarmante bellezza di quest’isola scolpita dagli dei.
Paola Gentili e Max Luciani
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