Cosa vedere a Matera

Alla scoperta delle origini dell’uomo, un viaggio che ci riporta indietro di 2000 anni…un posto unico, oggi patrimonio Unesco

Città dei Sassi

Matera è una città della Basilicata conosciuta nel mondo come la “Città dei Sassi” e situata al confine con la parte sud-occidentale della provincia di Bari (con i comuni di Altamura, Gravina in Puglia e Santeramo in Colle) e l’estrema parte nord-occidentale della provincia di Taranto (con i comuni di Ginosa e Laterza).

“Gerusalemme antica”

Matera è diventata meta gremita di turisti dopo che il regista Mel Gibson l’ha scelta come set cinematografico per il film The Passion, ambientato proprio nei Sassi per similitudine con la Gerusalemme antica, tanto che camminare tra le tortuose stradine e intrufolarsi negli stretti vicoli, circondati dalle case scavate nella roccia, è come se ci riportasse indietro di più di 2000 anni.DSCN2643DSCN2638DSCN2637

I Sassi di Matera dal 1993 sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO e il
17 Ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019.

Parco della Murgia Materana

Di fronte a Matera, che sorge su uno dei versanti di un canyon scavato dal Torrente Gravina, si trova il Parco della Murgia Materana, anch’esso Patrimonio UNESCO, che conserva tracce della civiltà preistorica delle Murge risalenti al Paleolitico e al Neolitico, costituite da abitazioni scavate nelle grotte e chiese rupestri da mozzare il fiato.

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Città antica

Di fronte al Parco della Murgia Materana, sull’altra sponda del torrente Gravina sorge la città antica divisa in due antichi rioni detti “Sassi” : il Sasso Barisano rivolto a est ed il Sasso Caveoso rivolto a sud, un tempo luoghi simili a quelli preistorici che si possono ammirare nel parco, poi divennero un vero e proprio centro urbano. Le abitazioni ed i luoghi di culto costruiti scavando la calcarenite dimostrano la capacità dell’uomo di ambientarsi nel contesto naturale adattandolo alle proprie esigenze. La struttura della città stratificata su più livelli comprende un primo livello, visibile, in cui sorgono abitazioni, corti, palazzi, chiese, strade, orti e giardini ed una interna e invisibile costituita da cisterne, cunicoli e sistemi di controllo delle acque.

Con l’avvento del Cristianesimo furono anche edificati luoghi di culto, tra cui spicca la Cattedrale.

Cattedrale di Matera

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Case rupestri

Tappa obbligata è una visita alle case rupestri ricavate nell’argilla, che oggi sono diventate dei luoghi di attrazione e simbolo della città, ma che furono considerate “La vergogna d’italia” dopo che, nel 1945, Carlo Levi nel suo libro “Cristo si è fermato ad Eboli” denunciò le “infernali” condizioni in cui viveva ancora la popolazione del luogo. Case senza finestre e servizi igienici, a volte addirittura senza porta e con l’unica via di accesso rappresentata da una botola da cui ci si calava dall’alto; luoghi caldissimi d’estate e in cui gli umani vivevano insieme a cavalli, polli, galline, cani, maiali, pecore, condividendo con tutti gli stessi spazi angusti.

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Fortunatamente in seguito alla denuncia di Carlo Levi, Togliatti e De Gasperi visitarono i luoghi descritti dallo scrittore e decisero di porre fine a questa tragica situazione dando l’opportunità agli sfortunati abitanti dei Sassi di andare a vivere nelle abitazioni costruite nella parte nuova della città.

Centro storico

Dopo essere stati nella parte vecchia di Matera, è bello passeggiare anche nel centro storico, con le sue piazze, i suoi palazzi e le sue chiese, edificati sopra alla città rupestre, tanto che ancora oggi si possono scorgere delle aperture sotterranee chiamate ipogei.

Dopo aver camminato tanto è arrivata l’ora del pranzo e perché non provare un ristorante tipico della zona?

Dove mangiare

Trattoria Paolangelo

A tal proposito vi consigliamo la Trattoria Paolangelo poco al di fuori della città vecchia affollata di turisti, in Via Duni 14, qui avrete la possibilità di scegliere tra numerose specialità lucane o in alternativa gustare una buona pizza. Tra le ricette materane vi consigliamo le orecchiette con le cime di rapa, mollica, acciughe e peperone crusco, i bigoli al peperone crusco, il pastorale (agnello o pecora con verdure locali) e i prelibati funghi cardoncelli. Interessanti anche i menù turistici da 15 a 22 euro a seconda delle portate. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il link:

Trattoria Paolangelo

Siete pronti per pianificare il vostro viaggio? Vi auguriamo di lasciarvi incantare da questo luogo unico al mondo.

“C’ camina lecch i c’ sta iund saccj”!

Paola Gentili

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