Seguendo le orme del CID
Cammino di Santiago
Burgos è un’incantevole città medievale situata nella comunità autonoma di Castiglia e León, nota per essere una delle importanti tappe del Cammino di Santiago.
Cosa vedere a Burgos
L’ingresso alla città vecchia, dall’Arco di Santa Maria, è particolarmente suggestivo, perché proietta il visitatore in una dimensione fiabesca.
Arco di Santa Maria
Cattedrale della Vergine Maria
Una volta entrati nel centro storico ci si trova di fronte alla meravigliosa Cattedrale gotica, patrimonio mondiale dell’UNESCO, dedicata alla Vergine Maria e visitata da migliaia di pellegrini.
Facciata cattedrale gotica
La maestosa facciata dotata di due torri che sembrano ricamate, lascia “a bocca aperta”, ma ancora più interessante è l’interno della chiesa in cui, oltre alla bellissima navata centrale con i suoi numerosi decori e le vetrate colorate, si possono ammirare le larghe navate laterali dove sono presenti 15 magnifiche cappelle affrescate, soprattutto in corrispondenza del transetto.
Navata e cappelle laterali
chiostri
Ancora più affascinanti sono le vetrate dei chiostri, un vero tripudio di colori, da cui è possibile scorgere le guglie della cattedrale.
TOMBRA DEL CID
All’interno della chiesa è presente la tomba di Rodrigo Díaz conte di Bivar, a tutti noto come “El Cid Campeador”, l’eroe della “Reconquista” spagnola, a cui è dedicato anche un monumento equestre nella Plaza Mio Cid.
Plaza Mayour
Plaza Mayor, come anche i vicoli che ad essa conducono, ricchi di botteghe, ristorantini e caffè, meritano una visita.
Monastero di Santa Maria La Real
Poco fuori dalle mura si trova il “Monastero di Santa Maria la Real de Las Huelgas” che ospita le tombe di numerosi sovrani di Spagna.
Su di una collinetta si trovano i resti del Castello ed un “Mirador” da cui ammirare il panorama sulla città.
Dove dormire
Per alloggiare, consigliamo l’Hotel Campus Tavern, accogliente e pulito:
Dove mangiare
Per mangiare, anche se non in centro, consigliamo l’Asador Los Trillos, dove poter gustare i piatti della tradizione locale:
Max Luciani
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