Oggi vogliamo fare i complimenti al nostro giovane amico Marco Soda, che frequenta la scuola primaria a Bassano Del Grappa (VI). Il suo racconto è stato segnalato dall’Associazione Culturale “Va’ Pensiero” nell’ambito del Premio Letterario Nazionale “Voci…Verdi” 2020 – XIII Edizione. Tuffiamoci quindi nel suo racconto in cui Marco ci prende per mano e ci conduce in un mondo di fantasia frequentato da pittoreschi personaggi. Bravo Marco e buona lettura a tutti!
Era una normalissima sera di sabato, io stavo giocando ai videogiochi sul mio divano preferito, la
mamma sempre insistente continuava a chiamarmi per andare a letto
Io non la ascoltai e feci finta di dormire quando invece giocavo alla Playstation.
Però mi addormentai nel divano.
Da lì cominciò tutto, mi trovai in una biblioteca, c’era un silenzio assurdo, io mi alzai dalla scrivania
e incominciai a guardarmi intorno, non c’era un’anima viva, andai dalla bibliotecaria, ma non c’era.
Allora uscii, erano tutti con un libro in mano che leggevano, io ero senza parole.
Tutti mi guardarono male, ma in particolare un signore con i capelli ricci e arancioni, aveva una
strana tunica dorata con un simbolo sopra che rappresentava un libro e una scritta G.S.L (governo
segreto libraio).
Questo, appena mi ha visto, è andato verso un palazzo che superava le nuvole; era impressionante.
Subito due uomini mi presero per il braccio e mi portarono lì dentro, io urlai : “Aiuto mi hanno
rapito!” Ma nessuno mi badò.
Siamo entrati in uno strano ascensore trasparente e siamo saliti fino all’ultimo piano; entrammo in
una stanza piena di guardie, c’era un vecchio con una lunga barba bianca e tutto rugoso. Si
chiamava Galdanf De Libres. Egli mi disse “Dimmi il perché, non stai leggendo come tutti gli altri
ragazzo?” Io non risposi, allora lui mi disse “Non sei degno di questo mondo, o impari oppure ci
saranno gravi conseguenze!”.
Le guardie mi riportarono fuori e mi diedero un libro stranoioso che si intitolava “Piccole donne”.
Io cercai di leggerlo in ogni modo, da destra a sinistra, dal basso all’alto, dalla fine all’inizio,
insomma non ci riuscivo.
Ad un certo punto pensai al passato, ricordai che tutto questo è incominciato quando mi sono
addormentato, quindi forse era solo un’incubo.
Aspettai la sera così dormìì. Mi svegliai ma ero ancora lì; ma in tutto questo non lessi più.
Galdanf mi punì, mi cacciò, allora io dissi “Prometto che io leggerò e non giocherò più con i
videogiochi”. Allora in quel momento vidi tutto nero e all’improvviso mi trovai sul divano.
Per un momento, pensai di essere ancora in quel maledetto mondo, ma sentii la mamma dire
“Tesoro, ti fa male giocare così tanto ai videogiochi!” Però il mio corpo, improvvisamente, parlò da
solo e diceva “No mamma, sto leggendo” e in quel momento, mi comparse un libro in mano, e mi
costrinse a leggere, da quel momento mi ci innamorai.
Così che ogni giorno, leggo storie fantastiche, romantiche, fantascientifiche e di tutto di più; e la
mamma è sempre più contenta.
Marco Soda