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Cinque giorni in Slesia tra Breslavia (Wroclaw), Świdnica ed il Castello di Książ

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In questo diario vi raccontiamo il nostro viaggio di cinque giorni in Bassa Slesia, nella parte della regione che appartiene alla Polonia e che confina con la Slesia della Repubblica Ceca e con quella della Germania.

La capitale della Bassa Slesia polacca è Breslavia, una colorata e pittoresca città sul Fiume Oder. Breslavia è costituita da un arcipelago di 12 isole e conta ben 130 ponti che le collegano tra di loro.

Partiamo con un volo Ryanair dall’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio diretto a Breslavia della durata di circa un’ora e mezza. Arrivati all’aeroporto Niccolò Copernico, nel primo pomeriggio, prendiamo un taxi e lasciate le valigie presso Novitas Apartments, in posizione comoda per raggiungere il centro a piedi, ci tuffiamo alla scoperta della città. https://www.booking.com/hotel/pl/novitas-apartments.it.html

Ci incamminiamo verso la Città Vecchia, ricca di edifici storici retaggio delle influenze boeme, prussiane e austriache, che ricamano un contorno architettonico unico e molto elegante, come ad esempio la Piazza del Sale, che ospita tutto l’anno il Mercato dei Fiori.

Piazza del Sale
Mercato dei Fiori

Arriviamo al Rynek (Piazza del Mercato) che si apre maestosamente davanti a noi, e che con il suo mosaico di colori, costituito dagli edifici che lo circondano, con al centro l’imponente Municipio, ci lascia a bocca aperta.

Piazza del Mercato
Municipio (fronte e vista sulla Piazza)
Municipio (retro e orologio astronomico)

Di notevole fattura è l’orologio astronomico del 1580, sul retro del Municipio, costruito in legno di larice, che indica l’ora e le fasi lunari.

Piazza del Mercato

Sul lato nord occidentale del Rynek, troviamo due edifici medievali uniti da un arco barocco, che gli abitanti di Breslavia hanno soprannominato Hansel e Gretel.

Si è fatta sera e decidiamo di recarci a cena presso lo storico ristorante e birrificio Spiż, dove assaporiamo l’ottima birra artigianale, e dei gustosi piatti tipici.

http://www.spiz.pl/wroclaw/

Goulash di cinghiale selvaggio con verdure e grano saraceno
Filetto di Salmone alla griglia con riso alle verdure e verdure grigliate
Broccoli al burro

Dopo la cena decidiamo di rincasare per ricaricarci in vista del giorno successivo.

L’indomani programmiamo di visitare la parte nord della città, il Mercato Vecchio (Hala Targowa) , il quartiere ecclesiastico dell’Isola della Cattedrale ed il Panorama di Racławice.

Ci dirigiamo dapprima verso Stare Jatki, la via delle antiche macellerie, una parentesi medievale a due passi dalla Piazza del Mercato, che oggi ospita delle graziose botteghe artigiane.

Proseguendo verso la parte est della città in direzione del Panorama, ci imbattiamo in diverse chiese gotico romaniche, dedicate a vari Santi, oltre che nel bell’edificio dedicato al Museo Nazionale.

Chiesa di Sant’Adalberto
Museo Nazionale

Proseguendo verso est arriviamo al Panorama di Racławice un’opera d’arte di cui i polacchi vanno molto fieri: si tratta di una tela esposta lungo la cinta muraria interna di un edificio moderno cilindrico, che raffigura in modo sorprendentemente realistico, grazie anche all’ausilio di oggetti tridimensionali che riproducono gli ambienti naturali in cui si svolse il conflitto, la battaglia di Racławice che si combatté nel 1794 tra l’esercito insurrezionalista di civili polacchi e gli squadroni militari russi, nel tentativo di mantenere l’indipendenza.

Per ammirare il dipinto è necessario munirsi di biglietto ed attendere il primo ingresso disponibile, la visita dura circa mezz’ora. Vista la grande affluenza di turisti è consigliabile comprare il biglietto la mattina per un’ingresso nel pomeriggio, dedicando la prima parte della giornata a visitare il resto della città senza perdere tempo in lunghe attese.

Acquistiamo i biglietti per l’ingresso pomeridiano al Panorama e ci dirigiamo verso la vicina Isola della Cattedrale in cui ha luogo il quartiere ecclesiastico percorrendo lo spettacolare lungofiume Oder, da cui intravediamo l’Isola della Sabbia con la sua bella chiesa di Nostra Signora sulla Sabbia ed i ponti di accesso alle isole.

Il quartiere ecclesiastico fu il luogo in cui vennero poste le basi di Wroclaw e dove fu eretta la prima chiesa. Nel cuore dell’isola, che conserva ancora oggi caratteristiche costruzioni medievali, si può ammirare la Cattedrale di San Giovanni Battista, in stile gotico a tre navate, costruita tra il 1244 e 1590.

Cattedrale di San Giovanni Battista

Dopo pranzo decidiamo di fare un giro al Mercato Vecchio, in cui si possono trovare prelibatezze locali, tra le quali spiccano per i colori e soprattutto per i sapori, i frutti di bosco.

Mercato Vecchio

Dopo aver visitato il Panorama ci incamminiamo verso il quartiere universitario con le sue chiese gotiche e barocche e la sede dell’Università di Wroclaw in stile rococò.

Dopo aver “macinato” ben 15 Km a piedi decidiamo di cenare e tornare in Hotel a rilassarci.

Il terzo giorno il nostro giro comincia in direzione sud-ovest dove scorgiamo il Palazzo Reale, oggi sede del Museo Civico.

Proseguendo in direzione sud percorriamo la via dello shopping, la bellissima Świdnicka, dove si trova anche il Teatro dell’Opera di Breslavia.

Poco prima del ponte della ferrovia si può incontrare il Monumento del passante anonimo, che fu creato da Jerzy Kalina in commemorazione dei cittadini scomparsi durante la legge marziale imposta ai tempi di Jaruzelski nel 1981.

Si è fatta ora di pranzo e cosa può esserci di meglio se non assaporare il piatto tipico per eccellenza della cucina polacca? I “pierogi”, una sorta di grandi ravioli, dolci o salati che possono essere ripieni di patate, formaggio, carne, verdure o frutta a seconda dei gusti e cucinati al forno, fritti o al vapore, conditi con salse tipiche a scelta.

Scegliamo di andare a mangiarli nella “pierogarnia” più famosa di Breslavia, la Pierogarnia Stary Młyn, che ne offre per tutti i gusti e le esigenze, davvero buonissimi! http://www.pierogarnie.com/en/menu,3,menu-stary-mlyn-wroclaw.html

Dopo pranzo visitiamo il Municipio, che ospita al suo interno il Museo Civico d’Arte, le sue sale sono finemente decorate e presentano arredi d’epoca e vetrate multicolore con vista sul Rynek.

Nelle vicinanze ci imbattiamo nei simpatici “gnomi”, piccoli e di varie fattezze, rappresentano un’attrattiva per i turisti grandi e piccini, sparsi in tutta la città è un piacere scoprirli all’improvviso negli angoli più disparati! Gli “allegri” gnomi ricordano un passato di proteste pacifiche contro il regime comunista, fatto di graffiti che li raffiguravano sui muri e nelle piazze della città. Nati grazie al movimento “Alternativa arancione”. Nel 1982 comparve il primo graffito e nel 1988 la protesta sfociò nella manifestazione “Rivolta degli Gnomi”, in cui migliaia di persone attraversarono le vie di Breslavia indossando un cappello arancione da gnomo. Nel 2001 venne eretta la prima statua e poi man mano le altre. Oggi rappresentano un simbolo della città. Si dice che siano circa 150 e che accarezzandoli portino fortuna.

Per cena non possiamo esimerci dal provare i piatti di uno dei migliori ristoranti di Breslavia, il Konspira dove tutto ricorda i tempi di Solidarnosc, tanto che anche il menù è stampato ad immagine e somiglianza dei giornali di opposizione al regime comunista e dove la cucina è davvero di ottimo livello. https://restauracjakonspira.pl/en/homepage-4/

Zurek (la tipica zuppa polacca a base di verdure, legumi, salsiccia e uova servita in una gustosa pagnotta)
Zuppa di funghi
Goulash di manzo, con gnocchi di patate, cavolo rosso, insalata
Petto di pollo alla piastra patate al forno, cavolo rosso e insalata

Dopo la cena rincasiamo in attesa del giorno successivo.

Il quarto giorno ci rechiamo in aeroporto per ritirare la macchina a noleggio e ci avviamo verso Świdnica, una pittoresca cittadina a circa 65 Km da Wroclaw e dove si trova una meraviglia dell’architettura, la Chiesa della Pace, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, interamente costruita con materiali naturali, quali legno, argilla e paglia, senza la presenza di un solo chiodo. Di sorprendente bellezza fu costruita per concessione dell’imperatore cattolico d’Austria Ferdinando III agli svedesi protestanti alla fine della guerra dei Trent’anni (1618-1648), in seguito alla Pace di Westfalia e tutt’oggi è splendidamente conservata. Ci ha lasciati letteralmente in estasi. Meritano una visita anche la vivace cittadina di Świdnica e la sua Cattedrale. 

Chiesa della Pace
Chiesa della Pace
Chiesa della Pace
Altare ( Chiesa della Pace)
Pulpito ( Chiesa della Pace)
Cattedrale
Cattedrale

Per pranzo ci lasciamo deliziare dai piatti del ristorante/birreria Piwnica Ratuszowa, in un ambiente decisamente caratteristico. http://www.piwnicaratuszowa.pl/index.php?lang=english

Pancakes di patate e spinaci con crema ai funghi
Stinco di maiale alla birra con verze e patate

Tornando a Breslavia facciamo una deviazione per la Sala del Centenario, Patrimonio UNESCO: si tratta di una imponente costruzione in cemento armato inaugurata nel 1913 per celebrare il centenario della Battaglia di Lipsia. Sul retro si trova una gigantesca fontana multimediale, che è particolarmente suggestiva dopo il tramonto per i suoi giochi di acqua e luce.

Termina così il nostro quarto giorno e dopo una lauta cenetta ci rilassiamo in Hotel.

Il quinto ed ultimo giorno lo dedichiamo ad un viaggio fiabesco che ha come protagonista il Castello di Książ, a circa 77 Km da Wroclaw. Costruito tra il 1288 e il 1292 vanta più di 400 stanze, anche se è possibile visitarne “soltanto” una trentina. Nel corso dei secoli varie casate si sono succedute e vi hanno abitato. Durante la seconda guerra mondiale fece parte del “Progetto Gigante” dei nazisti che volevano costruire una rete sotterranea di basi militari impiegando i prigionieri dei campi di concentramento per i lavori ma rimase incompiuto. Nel 1945 venne preso d’assedio dall’Armata Rossa. Il castello, il giardino, le stanze, i corridoi e atri, gli arredamenti sono talmente belli da mozzare il fiato.

Dopo esserci inebriati di tanta bellezza è giunto il momento di partire, riportiamo l’auto in aeroporto e salutiamo Breslavia con un po’ di malinconia.

Do widzenia Polska!

Paola Gentili & Max Luciani

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